La storia della rubinetteria nel Cusio affonda le radici nella storia dell’artigianato locale. Alcuni dei mestieri storicamente più diffusi in zona erano legati alla fusione e lavorazione del metallo. Numerosi erano, infatti, gli stagnai, gli ottonai, i fonditori che operavano nel Cusio e nelle aree limitrofe. Anche la Valle Strona fu sede fin dal XV secolo di una tradizione legata all’estrazione metallifera e quindi a questo tipo di lavorazione.
Proprio da queste conoscenze e capacità si pensa possa derivare il know-how di coloro che fondarono le prime rubinetterie a San Maurizio d’Opaglio tra la fine del XIX e il XX secolo, molte delle quali sono attive ancora oggi.
In più, nel corso della prima metà del XX secolo, il Cusio registrò una grande quantità di manodopera disponibile ad avviare nuove attività imprenditoriali. Con la chiusura delle cave di granito di Alzo, infatti, molti operai rimasero senza lavoro, decidendo di intraprendere un nuovo mestiere, legato al settore della rubinetteria che stava crescendo in quello stesso periodo.
Nate inizialmente come piccole officine a conduzione familiare, con il boom economico seguito alla II Guerra Mondiale, da piccole rubinetterie alcune si sono trasformate in aziende di grosse dimensioni capaci di competere a livello internazionale con il mercato estero, esportando in tutto il mondo.
Il distretto industriale del rubinetto Cusio-Valsesia-Novarese è oggi uno dei più attivi sullo scenario nazionale e internazionale. Ciascuna azienda si è specializzata in un campo specifico, concentrandosi a seconda dei casi, sul design, sul valvolame, sull’arredo bagno o su altri particolari settori.
Fonte: www.museodelrubinetto.it