Grand tour del Lago d'Orta
TAPPA DEL GRANITO

Gli scalpellini / la Sacralità / le origini / la magia

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  • Monte Zuoli / OMEGNA

    Monte Zuoli / OMEGNA

    A Omegna, oltre la località Bagnella, all’imbocco della salita che porta a Nonio, ha inizio il “Percorso Vita Monte Zuoli”, un sentiero che collega il centro cittadino con la cima della collina più alta della città. Il sentiero si caratterizza per gli attrezzi disseminati in apposite aree di sosta strutturate lungo il percorso e a completa disposizione di quanti desiderano svolgere attività fisica all’aria aperta. Al fianco di questo primo..Scopri di più

  • Cesara e la Chiesa di San Clemente / CESARA

    Cesara e la Chiesa di San Clemente / CESARA

    Cesara, con le sue frazioni di Egro e Grassona, si trova sui pendii occidentali del lago d’Orta. La sua storia ripercorre completamente le vicende del feudo dell'Isola di San Giulio che, dapprima sotto il dominio longobardo nell'alto medioevo, venne concesso nel X secolo dall'imperatore Ottone al vescovo di Novara a cui rimase fino al 1767, restando per lungo tempo un vero e proprio principato autonomo. Per quando riguarda l'economia del..Scopri di più

  • Egro e la sua croce / EGRO

    Egro e la sua croce / EGRO

    Egro è una piccola frazione di Cesara, nascosta tra le montagne e la fitta vegetazione. Il piccolo nucleo abitato è collocato su un verde pianoro a ridosso del Monte Camosino. Si intuisce l’antica vocazione pastorale di quest’area, dove oggi solo pochi prati sono ancora tenuti a pascolo. Dal centro storico non si gode di una vista diretta sul lago ma, spostandosi un poco delle strette vie tra le case, si..Scopri di più

  • Monte Camosino / EGRO

    Monte Camosino / EGRO

    Il monte Camosino è un rilievo montuoso situato sui pendii occidentali del Lago d’Orta. Il versante a est presenta tratti particolarmente selvaggi; molto ripido, termina gettandosi direttamente nelle acque del lago. A ovest il si caratterizza per la presenza di un ampio pianoro su cui si trova l’abitato di Egro. Secondo la leggenda San Giulio, evangelizzatore del Cusio, avrebbe esiliato proprio tra i boschi isolati del monte Camosino i malefici..Scopri di più

  • Pane, salame e gazzosa / EGRO

    Pane, salame e gazzosa / EGRO

    Pane e salame… la merenda di una volta!  Un panino con qualche bella fetta di salame del macellaio era uno spuntino classico per grandi e bambini un tempo, quando la globalizzazione e la diffusione dell’industria non aveva ancora portato sul territorio brioche e merendine confezionate. Si dice che pane e salame fosse anche la merenda di Don Bosco, quella che il santo offriva a tutti i bambini e le bambine..Scopri di più

  • Monte San Giulio / PELLA

    Monte San Giulio / PELLA

    La piccola, ma graziosa frazione di Monte San Giulio si trova sul versante occidentale del bacino del lago d’Orta. Essa rientra sotto il territorio del Comune di Pella.  Il nucleo di case è caratterizzato dalla presenza di alcune abitazioni che conservano ancora i tratti rurali e antichi, affiancate da alcune villette di recente ristrutturazione. Adagiato su un pianoro con vista panoramica sull’omonima isola al centro del lago, Monte San Giulio..Scopri di più

  • Ponte sul Pellino e Chiesa di Sant’Albino / PELLA

    Ponte sul Pellino e Chiesa di Sant’Albino / PELLA

    Pella è un centro abitato della sponda ovest del lago d’Orta, posto proprio sulle rive dello specchio d’acqua. Qui hanno sede alcune tra le storiche aziende del distretto della rubinetteria cusiana.  La chiesa parrocchiale di Pella è dedicata a Sant’Albino Vescovo. Il suo architrave in granito, collocato sopra la porta di ingresso, ne testimonia l’anno di costruzione: 1591. Nel corso del XVIII secolo vennero realizzate importanti opere quali l’allungamento dell’unica..Scopri di più

  • Centonara e Artò / MADONNA DEL SASSO

    Centonara e Artò / MADONNA DEL SASSO

    Centonara era così descritta in una cartolina di qualche anno fa: "Il ridente ed ameno villaggio di Centonara è posto sui pianori della Colma, ricchi di praterie e di castagneti e domina l'azzurro bacino del Cusio, dalle cui acque fiorisce la storica e leggendaria Isola di S. Giulio [...] Le occupazioni principali della popolazione sono la pastoria, la coltura dei frutti, dei cereali, la lavorazione del granito e dei legnami..Scopri di più

  • Il Santuario / MADONNA DEL SASSO

    Il Santuario / MADONNA DEL SASSO

    Per secoli la bianca roccia granitica su cui sorge il santuario venne utilizzata come pietra da taglio. Qui, alle falde del monte Avigno, in origine sorgeva una cappella dedicata alla Madonna Addolorata, risalente probabilmente al XVI Secolo. Nel piazzale, denominato "il prato della tela", durante giornate calde e soleggiate, era in uso che le donne del paese vi si recassero a candeggiare la tela fatta in casa. In seguito alle..Scopri di più

  • Le cave / ALZO DI PELLA

    Le cave / ALZO DI PELLA

    Ad avere l'iniziativa di sfruttare industrialmente le cave in questa zona fu, nel 1847, Andrea Nobili De Toma il quale fondò una società per l'estrazione del granito bianco di Alzo. Quello dello scalpellino era un lavoro logorante: la giornata lavorativa iniziava all'alba e finiva al tramonto, durava quindi "da stella a stella", ed era soggetto a numerosi incidenti. La parte più rischiosa dell'attività era quella del minatore: le squadre di..Scopri di più

  • Sentiero degli Scalpellini / SAN MAURIZIO D’OPAGLIO

    Sentiero degli Scalpellini / SAN MAURIZIO D’OPAGLIO

    Il Sentiero degli Scalpellini è così chiamato per via dell’attività che veniva svolta nei luoghi toccati dal percorso. Infatti, esso passa attraverso le antiche cave da cui veniva estratto il granito bianco ai piedi del Santuario di Madonna del Sasso. Lungo il cammino è possibile osservare gli antichi segni della lavorazione della pietra, tra cui numerosi frammenti di roccia a terra, alcune delle quali anche di grosse dimensioni. Percorrendo il..Scopri di più

  • Industrie di rubinetti / SAN MAURIZIO D’OPAGLIO

    Industrie di rubinetti / SAN MAURIZIO D’OPAGLIO

    La storia della rubinetteria nel Cusio affonda le radici nella storia dell’artigianato locale. Alcuni dei mestieri storicamente più diffusi in zona erano legati alla fusione e lavorazione del metallo. Numerosi erano, infatti, gli stagnai, gli ottonai, i fonditori che operavano nel Cusio e nelle aree limitrofe. Anche la Valle Strona fu sede fin dal XV secolo di una tradizione legata all’estrazione metallifera e quindi a questo tipo di lavorazione. Proprio..Scopri di più

Lungo la quarta tappa del Grand Tour del Lago d’Orta l’itinerario si snoda alla scoperta del paesaggio della sponda occidentale del lago e di come le moderne industrie di rubinetteria e valvolame convivono con le componenti naturali.

Da Omegna, dopo aver toccato i fantasiosi scenari dei Giardini della Torta in Cielo, ispirati ai racconti di Gianni Rodari, il percorso raggiunge il territorio di Nonio, affacciato sulla parte settentrionale del lago e sul massiccio del Mottarone che si erge proprio di fronte.

Si continua sui pendii che scendono dalle ultime Alpi Cusiane e che in certi punti si gettano quasi a picco nel lago.

Proseguendo si incontra Cesara, con le frazioni Grassona ed Egro. Qui si percorrono i sentieri sul Monte Camosino, luogo dove secondo la leggenda San Giulio, evangelizzatore delle terre del Cusio, avrebbe relegato a vivere i serpenti mostruosi che infestavano l’Isola di San Giulio prima del suo arrivo e dell’avvento del Cristianesimo. Una breve deviazione verso la panoramica Croce di Egro permette di godere di uno degli scenari più spettacolari sul lago d’Orta: dal piccolo promontorio che si staglia nel vuoto sopra le acque profonde la vista spazia da Omegna fino al bacino meridionale del lago.

Scendendo verso i paesi di Pella e San maurizio d’Opaglio si incontrano le sedi di molte industrie di rubinetteria e valvolame, marchi che hanno saputo esportare i loro prodotti in tutto il mondo, creando un vero e proprio distretto industriale diffuso sul territorio del Cusio, dell’Alto Novarese e della Valsesia. Qui la sensibilità degli imprenditori verso il rispetto dell’ambiente è alta, così come l’impegno a sostenere azioni concrete rivolte alla salvaguardia della natura.

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