Luglio 28, 2022 Matteo

La produzione casearia / MOTTARONE

La cima del Mottarone è raggiungibile in 20 minuti di strada dalle rive del lago d’Orta. Ancora oggi presenta ampi pascoli sui pendii, che testimoniano il carattere rurale della zona.

Il massiccio del Mottarone è in realtà la parte più nota di un più ampio complesso montuoso, detto Mergozzolo. Gode di una posizione particolarmente panoramica. Dalla sua cima si possono scorgere i famosi “sette laghi”: Orta, Maggiore, Mergozzo, Varese, Monate, Comabbio, Biandronno. Nelle giornate più limpide si può ammirare la collana alpina in tutta la sua bellezza riuscendo a spaziare con lo sguardo fino al Monviso.

In passato su questa montagna era oggetto si praticava un’intensa attività di allevamento di 

ovini, caprini, bovini e cavalli. Il Mottarone, infatti, è sempre stato particolarmente apprezzato per la bontà dei suoi pascoli e la capacità dei pastori di preparare ottimi prodotti caseari.

In epoca più recente, a partire dall’Ottocento questo massiccio montuoso divenne meta di villeggianti provenienti dalla zona milanese, che approfittavano del clima mite e delle bellezze naturali della zona. All’inizio del Novecento venne inaugurata la ferrovia a cremagliera, oggi non più esistente, che permetteva di portare i turisti dalla cittadina di Stresa, sul Lago Maggiore, fino alla cima del monte.

La Toma del Mottarone è un formaggio realizzato con latte crudo intero vaccino prodotto da allevamenti della zona. Questo prodotto è considerato uno tra i migliori formaggi d’alpeggio della Regione Piemonte.

La toma, con una caratteristica pasta morbida occhiata, viene fatta stagionare negli alpeggi per un periodo compreso tra 2 e 3 mesi. Il colore finale è giallo paglierino e le forme hanno un peso di circa 4 chili. La produzione di questo formaggio risale almeno al periodo Medievale. 

Per quanto riguarda il processo di lavorazione, il latte vaccino non subisce alcuna pastorizzazione e viene cagliato alla temperatura di 36 °C. Una volta lasciata riposare, la cagliata è portata alla temperatura di 42 °C, messa in appositi stampi e posta sotto salamoia per 24 ore.

Fonte: www.lagodorta.piemonte.it

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